Non è stato un post partita semplice, quelli di Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero ha dovuto rispondere al fuoco amico dei giornalisti torinesi in sala stampa. E alla domanda su quale fosse il motivo per cui la Juventus era sembrata stanca e priva di verve, l’allenatore toscano ha così risposto: “Noi da quattro anni giochiamo 57 partite ogni stagione. Gli altri vanno fuori da tutto e non gli si dice nulla. Quando giochi così tanto spendi tanto anche a livello di energie mentali”.
Una frecciata, nemmeno tanto velata, al Napoli e a Maurizio Sarri. Che, inconsciamente, in questa stagione hanno deciso di puntare tutte le loro fiches sul campionato. L’eliminazione dalla Champions, dall’Europa League e dalla Coppa Italia sono costate critiche talvolta anche feroci al tecnico azzurro e ai suoi calciatori. Critiche supportate, per un certo periodo, anche dai numeri (leggi qui).
In realtà poi, andando a scovare con un semplice calcolo il numero di partite giocate da entrambe le squadre da inizio stagione, ci si accorge che la differenza è davvero minima: i bianconeri sono scesi in campo soltanto due volte in più rispetto agli uomini di Sarri. E se anche si volesse far passare per buona la giustificazione addotta da Allegri, bisognerebbe poi ricordare all’allenatore della Juve come la rosa a sua disposizione sia sicuramente più ampia e strutturata rispetto a quella che invece manipola Sarri.
Ad ogni modo comunque, i bianconeri hanno giocato finora 48 partite così suddivise: 34 in campionato, 10 in Champions e 4 in Coppa Italia. Il Napoli invece ne ha giocate 34 in campionato, 2 nei preliminari di Champions, 6 in Champions, 2 in Europa League e 2 in Coppa Italia, per un totale di 46 incontri. Che a fine stagione, con le rimanenti quattro partite da giocare in campionato, diventeranno 50, contro le 52 della Juve. Numeri, anche questi, che aiutano a capire come il Napoli abbia ormai superato il gap con i bianconeri. Con un finale che tutti i tifosi azzurri sanno già come augurarsi.
Vincenzo Balzano