Ci siamo, la quota cento è vicina. La parabola di Edinson Cavani in maglia azzurra è lì al suo giro di boa: ancora una doppietta e il record è raggiunto. Probabilmente sarà proprio l’incontro di domani sera con l’Inter a regalare al Matador (e ai tifosi napoletani) il gol numero cento, quello della cifra tonda, quello di un cerchio che si chiude. E probabilmente, a chiudersi con il raggiungimento di questo record sarà pure una parentesi. Quella con il Napoli di Mazzarri.
Nel frattempo, c’è l’Inter. La partita di domenica sera servirà al Napoli per confermare il secondo posto in campionato e affrontare con più tranquillità le successive, ultime, due giornate. Nel frattempo, c’è il centesimo gol. Il Matador potrà centrare un obiettivo, ovvero quello delle cento reti in maglia azzurra che gli serviranno, se non a eguagliare, quantomeno ad avvicinare nel cuore dei tifosi quel totem irremovibile che è Diego Armando Maradona. Nerazzurri avvisati. Lui, di certo, ce l’ha messa tutta in campo per spettacolarizzare il gioco, smarcare l’avversario, sbaragliare la difesa, conquistare la porta. Sempre cattivo in area di rigore, sempre pronto a intercettare la palla e andare dritto a segno, percorrendo instancabile quel campo che, a fine partita, è usurato per quanto quei piedi uruguagi lo hanno percorso. Ha dato il cento per cento e i risultati si possono contare proprio in quella, oramai vicinissima, quota cento gol.
Nel suo cuore c’è la rete più emozionante, quella segnata nella finale di Coppa Italia. «Penso che il gol più bello e importante, e fortunatamente ne ho segnati tanti belli in carriera, sia stato quello in finale di Tim Cup contro la Juventus, poiché ha aiutato il club, la squadra, i compagni, a vincere un trofeo dopo un lungo periodo senza successi», ha dichiarato il Matador qualche mese fa.
E chissà che non diventi ora il gol numero cento quello che poi gli resterà per sempre nel cuore.