Manca un solo punto, e solo perché l’Inter ha un gol di vantaggio nel computo degli scontri diretti. Ma ormai si può dire che il Napoli ha guadagnato perlomeno l’accesso ai preliminari di Champions League, mentre per il secondo posto bisognerà attendere ancora qualche partita. Calcoli alla mano, si potrebbe già festeggiare a Fuorigrotta, il 2 maggio, nella prossima gara interna che gli azzurri giocheranno al San Paolo contro l’Atalanta. A patto, ovviamente, di battere la Roma lunedì prossimo all’Olimpico.
Tornare a disputare la massima competizione continentale significherà molto per il Napoli, sia ovviamente dal punto di vista economico, sia sotto l’aspetto puramente sportivo. Per ciò che concerne le casse, la sola partecipazione ai gironi della Champions League comporterebbe un guadagno di oltre cinquanta milioni di euro, derivanti dagli incassi relativi al market pool dell’Uefa, comprensivi di diritti tv e botteghino. Andare avanti, superare i gironi ed approdare agli ottavi di finale, sarebbe oro colato per un club, come quello azzurro, che purtroppo non è ancora riuscito a diversificare i ricavi, e deve per forza di cose basare la sua crescita proprio sulla partecipazione alla Champions League. In tal senso, già esserne stati fuori per due stagioni consecutive ha significato uno stop nel processo di crescita, nonché il primo bilancio in negativo dopo otto anni di gestione De Laurentiis.
E poi c’è il lato sportivo ovviamente. Il fascino della Coppa dalle grandi orecchie, la possibilità di confrontarsi con le migliori squadre del Vecchio Continente, la voglia di fare bella figura – come per fortuna è già accaduto nelle ultime due partecipazioni – faranno la differenza nel fascino di una stagione, quella prossima, che può rappresentare davvero la consacrazione per il Napoli. Nelle edizioni passate gli azzurri, prima con Mazzarri e poi con Benitez, hanno sempre onorato la competizione, giocando partite gagliarde – come non ricordare le vittorie con Manchester City, Borussia Dortmund e Arsenal, dimostrando all’Europa intera quanto bella possa diventare l’atmosfera del San Paolo – già unica nel suo genere – quando le note dell’inno della Champions vengono risuonate nell’impianto di Fuorigrotta. Ancora qualche mese, e finalmente si replicherà.