L’arrivo di Rafael Benitez al Napoli significa soprattutto un nuovo schema di gioco. Il Napoli dovrà dire addio alla difesa a tre, dopo sette anni (tra Reja e Mazzarri) in cui la squadra ha giocato quasi sempre con questo modulo. Resta da capire – scenari di calciomercato a parte – quanto del vecchio Napoli si ritroverà nel nuovo.
Morgan De Sanctis è oramai una certezza del calcio Napoli: il portiere ha, infatti, appena rinnovato rinnovato il suo contratto fino al 2015. Sebbene abbia avuto qualche incertezza in campionato quest’anno, Morgan resta un punto di riferimento per la squadra. E’ aperta invece la successione al ruolo di dodicesimo: Rosati non convince e dovrebbe essere ceduto. Il Napoli potrebbe investire sulla crescita del giovane Perin oppure affidarsi a uno come Pelizzoli. Rinnovo in arrivo anche per il terzo portiere Colombo, ora in in scadenza.
Il cambiamento maggiore – come prevedibile dal passaggio di modulo – avverrà in retroguardia: il Napoli non si schiererà più a tre, bensì a quattro. Uno schema che Mazzarri aveva già provato, con un certo successo, nella stagione appena conclusa. Per essere efficae, però, occorre che i due centrali abbiamo velocità ed è qui che potrebbe sorgere qualche problema. La perdita di Campagnaro potrebbe farsi sentire: Hugo è il difensore perfetto per questo tipo di schieramento, ma Cannavaro avrà bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare i nuovi movimenti. Poi, ci sono Gamberini e Britos. Infine, Rolando: a giugno finisce il prestito dal Porto, ma la sua permanenza è ancora in bilico.
Cambia il modo di giocare anche sulle fasce: gli esterni saranno ovviamente più bassi, con compiti di appoggio alla manovra, più che di spinta. Titolari potrebbero essere Armero a sinistra, Maggio o Zuniga a destra. Completa il reparto Mesto, destinato ad avere un ruolo marginale o forse addirittura ad essere ceduto.
Con l’arrivo del nuovo allenatore, ci sarà un centrocampo di soli due elementi dinanzi alla difesa a quattro, più due esterni alti ed un regista avanzato dietro la punta, che, in fase di non possesso, si abbasseranno a turno. Per il suo gioco, Benitez necessita di calciatori con una capacità tecnica superiore a quella di contrasto, praticamente il contrario di quelle che erano le priorità del suo predecessore Mazzarri. Hamsik è sicuramente il più dotato tecnicamente tra i centrocampisti azzurri, e dovrebbe ricoprire la posizione di regista avanzato dietro alla punta, un finto trequartista. Tecnicamente apprezzabile è lo stesso Dzemaili, reduce da un esaltante finale di stagione. La posizione di mediano interditore sarà sicuramente affidata a Valon Behrami, cui si affiancherà uno tra Inler e Dzemaili. infine, c’è El Kaddouri.
Per l’attacco, il punto fermo sarà Edinson Cavani, che non ha certo bisogno di presentazioni. Per lui parlano i numeri. Altro uomo chiave potrebbe essere quel Lorenzo Insigne ritroverebbe la posizione che l’ha reso giocatore importante (esterno d’attacco nei tre in appoggio alla prima punta). Due componenti (modulo e fiducia ai giovani) che potrebbero favorire il rientro alla base di Edu Vargas, che veniva schierato come prima punta, quando il suo ruolo naturale è proprio quello di esterno offensivo destro, posizione che si sposa perfettamente con i dettami del nuovo tecnico. Poi, c’è Pandev che ha ancora due anni di contratto.