È suonato il gong, terminate le trattative, per il calciomercato se ne riparla dal prossimo primo luglio. E gli allenatori ora sono più contenti, sapendo di avere un periodo di relativa tranquillità in cui poter allenare senza troppi patemi i propri giocatori.
Il Napoli lo ha chiuso con gli acquisti di Alberto Grassi e Vasco Regini. Due giocatori, due storie diverse. Il primo è giovane, compie 21 anni a marzo e annovera solo 16 presenze in Serie A. Acquisto prospettico, che sarebbe servito comunque subito se non si fosse fatto male al suo primo allenamento in azzurro. Saltato il menisco, se ne riparlerà tra un mesetto. Ironia del destino: Sarri non potrà contare sul giocatore proprio nel periodo più delicato della stagione, quello in cui il Napoli affronterà Lazio, Carpi, Juventus, Villarreal, Milan, di nuovo Villarreal e infine la Fiorentina. Un bel guaio: già a Roma, domani sera, l’assenza di Allan obbligherà il tecnico a mandare in campo David Lopez, con qualche chance da titolare che concediamo anche a Chalobah. In difesa la coperta è più lunga, e si spiega così l’acquisto di Regini. L’ex Samp – agevolato dal fatto di aver già lavorato con Sarri – sostituirà numericamente Henrique. Tornerà utile per far rifiatare i titolari, non si discute del fatto che sia più forte del brasiliano voluto da Bigon due anni fa.
Al di là comunque del valore tecnico dei due calciatori acquistati, che rappresentano puntelli e non certo rinforzi, c’è forse una sola critica da muovere al Napoli: la tempistica. Sarebbe stato più utile, sicuramente, affidare a Sarri questi giocatori sin da subito, non appena iniziato il mercato invernale. Il tecnico avrebbe avuto un tempo sufficiente per plasmarli e renderli consapevoli del loro compito in campo, per averli pronti in vista di questo durissimo finale di stagione. E invece il loro acquisto è stato procrastinato, troppo. E il calendario incombe. Sperando che a farne le spese non sia il Napoli.