Si torna in campo subito: una costante, per il Napoli, di questi tempi. La squadra di Maurizio Sarri è nel pieno del tour de force che la vedrà impegnata praticamente ogni tre giorni da qui alla pausa del prossimo inizio ottobre.
Stasera si gioca a Marassi, contro un avversario ostico: quel Genoa di Juric che ha avuto un splendido inizio campionato, prima del match interrotto per pioggia contro la Fiorentina: il ritorno in campo con il Sassuolo, domenica scorsa, è stato traumatico, con il grifone tramortito sotto i colpi degli emiliani. Intensità, inserimenti negli spazi e pochi punti di riferimento: il Genoa sarà un ottimo test per capire quanto sia meritato il primo posto occupato attualmente dal Napoli, che stasera la Juve cercherà di riacciuffare grazie al match interno con il Cagliari.
Sarri non fa conti comunque, si preoccupa solo di alternare le risorse a sua disposizione. Le rotazioni sono ormai diventate una costante per la squadra, e non potrebbe essere altrimenti. Anzi, è lecito aspettarsi che, andando avanti, possano essere anche di più: una volta che i vari Maksimovic, Tonelli, Rog e Giaccherini avranno trovato uno stato di forma ottimale, potranno dare al tecnico ulteriore scelta per l’11 da mandare in campo.
Che stasera dovrebbe essere quello classico, e che pure prevede quattro cambi dall’inizio rispetto al match con il Bologna. In difesa dovrebbe infatti rientrare Ghoulam dal primo minuto, al fianco di Koulibaly, Albiol ed Hysaj; a centrocampo Allan si riprenderà il suo posto, con Zielinsky che si accomoderà, almeno inizialmente, in panchina; al fianco del brasiliano, Jorginho (ma non è peregrina l’ipotesi di vedere in campo Diawara dal primo minuto) e Hamsik. In attacco invece spazio a Mertens e Milik al posto di Insigne e Gabbiadini, con Callejon sulla destra.