Con 24 ore di anticipo, e con la giornata di campionato ancora in corso (ieri sera si è giocata Bologna-Verona), ieri pomeriggio l’edizione on line della Gazzetta dello Sport ha anticipato la notizia relativa alla squalifica di Gonzalo Higuain: l’attaccante argentino verrà fermato oggi dal Giudice Sportivo per quattro giornate.
MOTIVAZIONI – Per fortuna di Higuain, l’arbitro Irrati avrebbe fatto riferimento, nel referto, ad espressioni irriguardose e ingiuriose e non a condotte violente: altrimenti la squalifica sarebbe stata ancora più lunga. A peggiorare la situazione, le proteste forti dell’argentino dopo che l’arbitro gli ha mostrato il cartellino rosso, e quelle mani sul petto di Irrati che sono assolutamente vietate dal regolamento. Nel referto c’è scritto che Higuain “gli appoggiava le mani sul petto esercitando una lieve pressione”: se non ci fosse stato quell’aggettivo “lieve”, probabilmente le giornate di squalifica sarebbero state dieci.
ANTICIPAZIONI – La reazione di Higuain è stata sbagliata, ma istintiva, una reazione di chi ha capito che in quel momento gli veniva strappato via un sogno. Lo abbiamo scritto ieri (clicca qui per leggere) e lo confermiamo: nelle lacrime del Pipita c’è tutta la dignità del popolo napoletano. E pensare che qualcuno aveva anche anticipato il tutto. Prima di Juventus-Napoli, l’ex azzurro Eraldo Pecci aveva detto: “L’unico pericolo arriva dall’esterno. Si chiama interesse. Quello dei poteri forti legati alla finanza, all’economia, alla politica, ai grandi trust. Purtroppo sono certo che, ad un punto del cammino, qualcuno tenterà di destabilizzare il Napoli. Ci hanno provato già con il Bayern di Monaco, prima degli incontri con la Juve, ma quella è una corazzata monolitica a prescindere da Guardiola. Ebbene, la società di De Laurentiis e la squadra di Sarri dovranno dimostrare di essere altrettanto solidi e impermeabili quando, inevitabilmente, scatterà la trappola per fotterli”. Ci aveva visto lungo, Pecci.
REAZIONI – É molto probabile che il Napoli faccia ricorso contro la squalifica di Higuain, con la speranza di portarla almeno a tre giornate e di avere così a disposizione il Pipita per lo scontro diretto del 25 aprile prossimo contro la Roma. Intanto, Gabbiadini avrà una chance d’oro: dimostrare di non essere solo una riserva di lusso, ma un calciatore pronto a sobbarcarsi tutto il peso dell’attacco azzurro in assenza di Higuain.