Flessione di risultati, in alcuni casi di gioco. Ma il Napoli è davvero stanco fisicamente? Sembrerebbe di sì. E questa ipotesi viene suffragata da un dato che per certi versi è inquietante. O, almeno, non da grande squadra.
IL COLPO DI STATO
Qualche mese fa Maurizio Sarri disse che con 18 uomini si poteva addirittura fare un colpo di stato. I fatti l’hanno di seguito smentito. Ma per una sua scelta: lui, di uomini, ne utilizza 11, quasi sempre gli stessi. C’è Mertens che, partendo dal ruolo di alternativa, viene impiegato un po’ di più. Poi poco altro, considerando anche la miseria dei minuti in cui viene impiegato Gabbiadini. Troppo esigui per riuscire ad incidere. Il dato, dicevamo. Eloquente e, a forza di ripeterci, non da grande squadra. Gli undici titolarissimi, quelli che praticamente Sarri ha scelto una volta optato per il 4-3-3, sono gli unici della rosa azzurra ad aver superato gli 800 minuti giocati in questa stagione, che equivalgono poi ad un terzo dei 2400 totali. Insieme al Sassuolo, il Napoli è la squadra che ha utilizzato meno calciatori della propria rosa. Nell’Inter sono ben 18 i giocatori oltre quota 800 minuti giocati, nella Juve 15, nella Roma 14, nella Fiorentina 13.
CAMBIO DI STRATEGIA
Fin quando la squadra ha retto fisicamente, questa strategia ha anche funzionato. Il Napoli aveva bisogno di ritrovare certezze e Sarri ha scelto uno zoccolo duro su cui lavorare. Ma ora il calo fisico c’è, e non può essere sottovalutato. Dare più spazio alle alternative, seppur non all’altezza dei titolari, potrebbe dare al Napoli – almeno per qualche partita – quel propellente che ora manca. Perchè a fine anno bisognerà arrivare almeno alla spiaggia della Champions League. In caso contrario, considerando le precoci eliminazioni in Europa League e Coppa Italia, la stagione assumerebbe ben altra dimensione.