Buffon contro Reina, Hamsik e Pogba, Dybala ed Higuain: sono queste le sfide nella sfida, i confronti che potranno decidere il match scudetto tra Juve e Napoli e che ci guidano ad una riflessione. Allo Juventus Stadium, sabato sera, in campo ci sarà il gotha del calcio italiano. Non solo per quel che concerne i calciatori.
Juve e Napoli sono due esempi lampanti di come anche in Italia sia possibile fare calcio di alto livello: sono gli unici due club nostrani che, negli ultimi anni, si sono messi in luce in Europa. I bianconeri addirittura raggiungendo la finale di Champions League nella passata stagione, gli azzurri si sono dovuti invece fermare, causa un arbitraggio che ancora grida vendetta, alle semifinali di Europa League. Poco male comunque, l’Europa ha capito che l’Italia è tornata ad essere protagonista, e lo ha fatto con le due squadre che, non a caso, domani sera si giocheranno una fetta importantissima di scudetto.
Hanno avuto anche un passato recente parallelo Juve e Napoli, accomunate da retrocessioni avvenute per motivi extracalcistici e da risalite frenetiche verso i piani alti del calcio italiano. Poi le strade si sono divise, perché alla Juve si sa, c’è l’obbligo di vincere sempre e comunque: sono arrivati così quattro scudetti di fila, il quinto il Napoli vorrebbe mandarglielo di traverso per confermare la sua crescita di squadra e di club. Aurelio De Laurentiis ha messo a punto un gioiellino che si autofinanzia, che non ha debiti con le banche – unico club insieme al Torino – e che potrebbe trovare nel tricolore la sintesi perfetta del suo processo di crescita iniziato nel 2004, quando il Napoli era solo un foglio di carta. Che oggi invece, è tornato a sognare in grande.