Il Pipita illumina, il Napoli vince: ora la Champions diretta è ad un passo

Battere il Frosinone retrocesso e poi si potrà finalmente festeggiare: tra il secondo posto ed il Napoli c’è ora davvero un tiro di schioppo. La Roma giocherà a San Siro contro il Milan (cui serve una vittoria per sperare nell’Europa League dal campionato), gli azzurri al San Paolo contro la squadra di Stellone, che ieri ha salutato dignitosamente la Serie A. Tre punti ancora, e il secondo posto sarà aritmetico.

La trasferta di Torino è iniziata con una delegazione del Napoli che è andata ad onorare la memoria dei caduti di Superga, con Sarri, Giuntoli ed Edo De Laurentiis a deporre una corona di 31 rose sulla lapide che ricorda le 31 persone decedute nella tragica fatalità del 4 maggio 1949, quando l’aereo che riportava il Grande Torino a casa dopo una trasferta a Lisbona, si schiantò sulla parete posteriore della collina. Toccanti poi le parole di Sarri in conferenza stampa: “E’ un mito. Chi viene a Torino, nella settimana dell’anniversario, e non va lì non ha capito nulla e non capisce nulla dello sport. Un mito va sopra ogni maglia, bisogna onorarlo, se fossi un professore di scuola elementare o media lo renderei obbligatorio”, e in sala stampa scatta automaticamente l’applauso.

E poi c’è la partita. Che il Napoli, nel primo tempo, conduce a mille all’ora, dimostrando grinta, cattiveria e soprattutto quelle trame di gioco che negli ultimi tempi si erano un po’ perse. É l’asse Slovacchia-Argentina-Spagna a mettere il sigillo al match: Hamsik rifinisce, Higuain e Callejon mettono dentro. Menzione a parte per l’attaccante argentino: è arrivato a quota 33, raggiungendo Angelillo e mettendo nel mirino il record di Nordhal; altri due gol per affiancarlo, tre per superarlo, il Frosinone è avvisato. Ma il Napoli non è solo loro tre, anzi. É anche la forza e la corsa di Allan (nella ripresa cala e si vede), la geometria di Jorginho, la sicurezza di Koulibaly. Nel secondo tempo il gol di Bruno Peres, sul quale Reina potrebbe e dovrebbe far di più, mette un poco in ansia la squadra, che mostra il suo lato peggiore con quel braccino corto che è stato a volte fatale in questa stagione. Allo stadio Grande Torino però, non accadono brutti scherzi: il Napoli porta via i tre punti, supera il suo record personale di punti in campionato e mette quasi tutti e due i piedi in Champions League.

 

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