Ci siamo. C’è tanta curiosità nell’attesa di vedere il Napoli di Maurizio Sarri esordire in Champions League: domani sera gli azzurri saranno di scena allo stadio Olimpico di Kiev per giocare contro la Dinamo di Rebrov. Una partita fondamentale per diverse ragioni: anche se può sembrare presto per fare calcoli, gli azzurri, vincendo in Ucraina, potrebbero mettere una pietra miliare per il passaggio agli ottavi di finale, costruendolo poi con le tre partite in casa da giocare contro il Benfica, contro il Besiktas e contro la stessa Dinamo.
L’urna è stata sicuramente benevola con il Napoli. Che, finalmente, ha potuto godere dei frutti del cammino in Europa degli anni scorsi. Soprattutto, è lecito dirlo, quello compiuto da Rafa Benitez nell’Europa League di due stagioni orsono, quando gli azzurri arrivarono in semifinale, eliminati dal Dnipro proprio a Kiev per colpa di un arbitraggio indecente, che impose il pareggio al San Paolo nel match d’andata. Oggi gli azzurri sono diciassettesimi nel ranking Uefa per club, e hanno occupato il posto di seconda testa di serie nei sorteggi per i gironi di Champions League. Potendo evitare, così, spiacevolissime sorprese.
Almeno sulla carta, è chiaro. Perché poi sarà il campo giudice supremo, dove gli azzurri dovranno dimostrare di valere la loro quotazione europea. Il Benfica è sicuramente l’avversario più insidioso, soprattutto in trasferta, dove il Napoli concluderà il girone il 6 dicembre. Giocare allo stadio Do Dragao è tutt’altro che semplice, anche se la squadra lusitana non sembra irresistibile dal punto di vista tecnico. Trasferte insidiose saranno anche quelle di Kiev, dove è previsto l’esordio per la squadra di Sarri, domani sera, e quella di Istanbul, dove il primo novembre il Napoli sarà di scena contro il Besiktas. L’altro lato della medaglia però prevede le tre partite al San Paolo, che deve tornare ad essere trascinatore: in casa gli azzurri possono costruire la loro qualificazione agli ottavi di finale; vincendo sempre a Fuorigrotta, potrebbe bastare un colpaccio fuori casa per superare il turno.