Un decimo posto in campionato e nessuna chance di arrivare alla fase finale del torneo: il risultato del Napoli Primavera nella scorsa stagione è emblematico di quanto il club partenopeo punti davvero poco sulla costruzione di piccoli campioni da allevare in casa. Non che la vittoria, a livello giovanile, sia il reale obiettivo da perseguire, per carità; eppure quasi sempre avere dei ragazzi in gamba dal punto di vista tecnico (in un’età del genere conta soprattutto quello) è sicuramente sinonimo di vittoria. E invece il Napoli investe ancora poco, molto poco, nel settore giovanile; Gianluca Grava, che da qualche anno ne è il responsabile, sta facendo i salti mortali per provare a ridare dignità ad un comparto che dovrebbe avere un’importanza vitale per una squadra come il Napoli.
La stagione che si appresta ad iniziare, tra le altre cose, sarà molto dura: i ragazzi di Saurini dovranno giocare la Youth League, la versione giovanile della Champions League, e inoltre sono stati inseriti nel Girone A del Campionato Primavera: se la dovranno vedere con Brescia, Cesena, Fiorentina, Hellas Verona, Latina, Lazio, Milan, Perugia, Sampdoria, Spal, Spezia, Trapani e Vicenza. Insomma, scomparso il criterio della territorialità, ora anche i giovani dovranno sorbirsi lunghe trasferte che spesso si accavalleranno a quelle in campo europeo, proprio come avviene per la prima squadra.
Alla base di ogni discorso riguardante le giovanili comunque, dovrebbe esserci una struttura in grado di poter ospitare adeguatamente i ragazzi che sognano di arrivare in prima squadra. Un vero e proprio tallone d’Achille per il Napoli, che finora non ha mai investito un euro per costruire un impianto tutto suo e tutto da dedicare alle giovanili. Da qualche anno gli azzurrini si allenano e giocano le partite di campionato presso il Centro Sportivo Sant’Antimo, che tuttavia non è attrezzato per ospitare competizioni internazionali, non avendo i requisiti richiesti dall’Uefa per la Youth League. E così il Napoli quest’anno ha scelto di giocare l’equivalente giovanile della Champions League presso lo stadio di Frattamaggiore, continuando il suo girovagare sui campi dell’hinterland partenopeo.
Insomma, non sembrano esserci le premesse per ben figurare nella stagione 2016-2017 che è ormai alle porte. Il tecnico della Primavera, Giampaolo Saurini, proverà a fare miracoli, ben sapendo che non gli sono richiesti: semplicemente perché, con i fatti più che con le parole, il Napoli ha dato dimostrazione di non avere molto a cuore il proprio settore giovanile. Un errore imperdonabile.