La Juve si è aggiudicata lo scontro diretto, ma la sconfitta del Napoli è assolutamente onorevole. Ha fatto male per come è maturata, quando tutti avevano ormai capito che il match era indirizzato sullo 0-0: la buona sorte ci ha messo del suo per indirizzare in rete quel pallone di Zaza. Perso il primato, il Napoli ora deve guardare avanti. Ben sapendo quale è il vero obiettivo da raggiungere.
Nessuno aveva chiesto – ne i pronostici erano andati in tal senso ad inizio stagione – che gli azzurri si battessero per vincere il campionato. Juve e Roma sembravano più attrezzata, poi i giallorossi hanno smarrito la loro stella, mentre i bianconeri hanno inanellato quindici vittorie consecutive dopo un inizio balbettante. Il Napoli, dal canto suo, aveva e ha un solo obiettivo: tornare ad ascoltare l’inno della Champions League. L’abbiamo scritto più volte: partecipare alla massima manifestazione europea per club è fondamentale per una società che si autofinanzia – come fa quella partenopea – e che ha bisogno degli introiti della Uefa per innalzare il proprio fatturato e potersi permettere un futuro all’altezza delle aspettative dei tifosi. Tra market pool e diritti tv, la cifra che balla oscilla tra i 35 e i 45 milioni di euro: un’iniezione di danaro che permetterebbe ad Aurelio De Laurentiis di pianificare senza troppi affanni la prossima stagione.
Questo non significa che il Napoli non debba provare a riagganciare e magari superare la Juve. Anche perchè nel calcio, è cosa risaputa, l’aspetto psicologico è spesso fondamentale. E tendere ad arrivare a chi precede in classifica è una motivazione maggiore rispetto a quella che può dare il difendere la propria posizione. Farà bene dunque Sarri a guardare avanti, per non aver sorprese da chi è dietro il Napoli in classifica. Poi, se il miracolo – perchè di tale si tratterebbe, beninteso – dovesse realmente accadere, sarebbe sicuramente il top. Ma l’obiettivo deve restare quello di giocare la prossima Champions League.