FOCUS ON/ San Paolo, qualcosa si muove. Ma al Napoli non può bastare

LAVORI SAN PAOLO – Qualche giorno vi avevamo raccontato (clicca qui per leggere) come il futuro dello stadio San Paolo fosse avvolto ancora dalle nubi. Lunedì scorso però, il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo. Il primo cittadino partenopeo ha presentato i lavori che il Comune effettuerà nell’impianto di Fuorigrotta.

I cantieri dovrebbero essere montati durante il mese di dicembre, mentre per l’inizio effettivo dei lavori non è escluso che si aspetti l’inizio di gennaio. Il Comune ha ricevuto dal Credito Sportivo, grazie ai buoni uffici con il Coni, una prima tranche del finanziamento richiesto ed ottenuto: si tratta di 1,3 milioni di euro. Con questi soldi verranno sistemati la zona accoglienza delle squadre ospiti, la tribuna stampa, gli spogliatoi e i sistemi di sicurezza.

Lavori San Paolo, dubbi sui rapporti tra Napoli e Comune

Nella seconda fase di questi lavori, che inizierà subito dopo la fine della stagione in corso, il Credito Sportivo erogherà altri soldi. Che serviranno a rinnovare la zona destinata ai disabili con il relativo accesso, i bagni e i seggiolini dell’impianto.

Un maquillage importante, certo, ma che resta tale. Perché in buona sostanza il Napoli avrebbe bisogno di tanto altro per rendere il San Paolo uno stadio all’avanguardia, che consenta di accrescere anche il proprio fatturato.

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Le parole di De Magistris puntano a coinvolgere anche il club in questi lavori: “Ora noi iniziamo, ma nel frattempo parleremo con il Napoli per capire cosa vuole fare. Se non troveremo un accordo, proseguiremo il discorso con il Coni. E cercheremo di togliere anche l’ingabbiatura che fu costruita per i Mondiali del ’90. Anni fa c’era la volontà di costruire un nuovo stadio, ma rispettammo l’opinione di De Laurentiis di non muoversi dal San Paolo. Ora vogliamo far diventare di nuovo bello e funzionale l’impianto di Fuorigrotta. Abbiamo accettato questa sfida che portiamo avanti come Comune di Napoli. Vedremo se durante questo viaggio sarà possibile affiancarsi alla Società del Napoli, anche con proprie risorse economiche”.

Cosa farà De Laurentiis? Difficile intuire le intenzioni del produttore cinematografico, che per ora non si sbilancia. Anche se un suo coinvolgimento passa innanzitutto per la convenzione tra l’ente comunale ed il club: al momento, da Palazzo San Giacomo chiedono oltre 700 mila euro l’anno per il canone del San Paolo. Una cifra che il Napoli ritiene assolutamente fuori portata.

Ecco di seguito alcuni scatti del rendering del progetto:

 

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