MARADONA SAN CARLO POLEMICA – Diego Armando Maradona è stato, è e sarà sempre destinato a far discutere. Nel bene e nel male. L’ultima polemica che lo riguarda arriva dal mondo della cultura, precisamente dal maestro d’orchestra Roberto De Simone.
Il prossimo 10 maggio saranno trascorsi esattamente trent’anni dal primo scudetto del Napoli. Un anniversario importante, da festeggiare degnamente e nel miglior modo possibile. E così l’idea è venuta ad Alessandro Siani: organizzare una serata in memoria di quella storica vittoria, che diede a tutta Napoli e a tutti i napoletani la consapevolezza che qualcosa di meraviglioso potesse davvero accadere anche a loro. Si è scritto e detto tanto su quello scudetto, resta una verità assoluta ed inconfutabile: fu la rivincita di tutto il sud contro lo sprezzante strapotere e l’egemonia economica del nord. Un evento da ricordare quindi. Nel migliore dei modi possibili.
Così l’organizzazione si è messa in moto. E il prossimo 16 gennaio sarà niente poco di meno che il Teatro San Carlo ad ospitare “Tre volte dieci”, lo spettacolo che vedrà protagonisti proprio Siani e Maradona, che insieme ripercorreranno le tappe di quella trionfale ed indimenticabile cavalcata. E, non c’è bisogno nemmeno di ricordarlo, i biglietti sono andati polverizzati in pochissimi giorni. Uno dei personaggi più importanti della storia di Napoli, nel Teatro Massimo per eccellenza, il più antico d’Europa e il più importante per le sue architetture (in barba a quelli che sostengono la superiorità de La Scala di Milano, andassero a ripetizioni di storia d’arte): un connubio perfetto, per una serata indimenticabile.
MARADONA SAN CARLO POLEMICA PRETESTUOSA
A qualcuno però (invidia?) questa cosa non è andata proprio giù. “Ma come comincia male quest’anno. Ma dove stiamo precipitando? Il San Carlo è il San Carlo. È un tempio della musica, cosa c’entra il calcio? Ha ospitato Rossini, Donizetti, i più grandi cantanti, i migliori direttori d’orchestra. Una cosa come questa, per carità, ma neanche in un teatro di provincia. Prenderò pubblicamente posizione contro tutto ciò. Il San Carlo ne esce totalmente snaturato, già l’acustica non è più quella di una volta… Immagino che quella sera useranno i microfoni. Ma bisogna fare qualcosa, non vorrei mai si dicesse che a Napoli è accaduta una cosa come questa senza che nessuno alzasse la voce. Dov’è finita la grande cultura internazionale di questa città?”. Parole che il maestro Roberto De Simone ha rilasciato al quotidiano La Repubblica.
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Una polemica che risulta sinceramente stucchevole e fuori luogo. E per certi versi anche incomprensibile. Il calcio (anche se a qualcuno non piace) rientra nella sfera artistica. Grandi poeti e grandi scrittori ne hanno parlato e romanzato. Grandi cantautori hanno scritto canzoni sul calcio. Allora ci chiediamo: per quale motivo il connubio tra San Carlo e calcio non va bene? Ci vengono in mente un paio di risposte. La prima potrebbe essere relativa a uno snobismo strisciante e melenso, che non ha alcun motivo di esistere. La seconda porta all’invidia. Che, è giusto ricordarlo, viene inserita tra i peccati capitali. Ed è da sempre una delle compagne di vita più cattive per Diego Armando Maradona.