L’obiettivo a lungo termine è quello di creare un settore giovanile in grado di sfornare, stagione dopo stagione, calciatori in grado di entrare subito in prima squadra o al più da mandare a giocare altrove per avere una crescita costante e controllata.
Nel frattempo però – complice la regola che dall’anno prossimo prevede per ogni squadra di avere in rosa 4 giocatori cresciuti nel proprio vivaio e 4 giocatori cresciuti in Italia – Aurelio De Laurentiis deve fare di necessità virtù, andando a comprare altrove, e anche a un costo elevato, calciatori prospettici che siano anche già pronti per giocare. É il caso di Alberto Grassi, che il Napoli ha prelevato dall’Atalanta con una contropartita di 8 milioni di euro più 2 di bonus. Al calciatore un contratto fino al 2020 da 500 mila euro a stagione a salire.
Non solo Grassi comunque: il club partenopeo, grazie anche all’abilità del direttore sportivo Cristiano Giuntoli, ha trovato una sorta di intesa con la società orobica presieduta da Percassi. Nell’operazione Grassi sono rientrate anche due opzioni per altrettanti virgulti atalantini: il portiere Edoardo Sportiello e l’esterno destro Andrea Conti. Se l’Atalanta deciderà di venderli, dovrà interpellare prima il Napoli, che potrà far valere il suo diritto d’opzione ad un prezzo però ancora da stabilire. Insomma, una nuova strategia che può essere vista sicuramente in maniera positiva. Anche se, come scritto sopra, l’obiettivo deve essere quello di riuscire a formare in casa i calciatori del domani.