Continua l’estate difficile del Napoli, che a poco più di dieci giorni dall’inizio del campionato si ritrova a fare i conti con una squadra ancora incompleta, e con alcune grande da risolvere il prima possibile, come quelle relative a Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly. Entrambi i calciatori, attraverso la voce dei propri procuratori, si sono detti insoddisfatti della proposta di rinnovo che il club ha offerto loro, paventando addirittura l’ipotesi di poter lasciare Napoli se non si dovesse addivenire ad un accordo.
Il mercato, intanto, langue: dopo gli acquisti di Milik e Zielinski, la giostra sembra essersi fermata. L’obiettivo, per il centrocampo, è quel Marko Rog che ieri è stato anche autore di una doppietta nel match tra Dinamo Zagabria e Hajduk Spalato, vinto 4-0 in trasferta dalla sua squadra: bellissimo il secondo gol del calciatore croato, un’autentica perla su calcio da fermo che si è andato ad insaccare nel sette della porta avversaria. Rog a centrocampo dunque, e forse Maksimovic in difesa: nelle prossime ore il centrale serbo chiederà a Cairo di essere ceduto al Napoli, in base ad una promessa che il Presidente del Torino gli fece proprio la scorsa estate.
Un altro problema è rappresentato dalla situazione relativa agli infortunati: Reina solo ieri si è aggregato al gruppo, svolgendo insieme ai compagni metà allenamento a Castelvolturno; Giaccherini dovrebbe rientrare per la seconda di campionato con il Milan, mentre su Tonelli il mistero si infittisce: è di ieri la notizia – non ufficiale – che il giocatore soffrirebbe di un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro; fosse confermata questa diagnosi, occorrerebbero due mesi per rivederlo in campo. Il Napoli non smentisce e non conferma, alimentando le voci.
A tutto questo poi, va ad aggiungersi il problema della campagna abbonamenti, che sta andando a rilento come non mai da quando Aurelio De Laurentiis è il presidente del Napoli. Sono state staccate, finora, soltanto 2000 tessere: una goccia nell’oceano del San Paolo. A questa situazione hanno contribuito due fattori: la cessione di Higuain, un mercato ritenuto non all’altezza dai tifosi azzurri, e i prezzi degli abbonamenti, che il Napoli ha alzato dopo anni in cui erano fermi. Giusto per fare un esempio riferito ai settori più popolari: in curva la tessera costa 350 euro (e non sono previsti ridotti per donne, bambini e anziani), nei distinti si sale addirittura a 750 euro. Se nel pentolone si aggiunge poi che il San Paolo è uno stadio fatiscente, dove risulta difficile per gli uomini (e impossibile per le donne) andare persino in bagno, ecco che il dato delle tessere venduto finora è sintomatico di un malcontento generale su cui la società dovrebbe riflettere, analizzando e cercando di capire il motivo per cui, nonostante un secondo posto conquistato un paio di mesi fa, i tifosi si sono allontanati dalla propria squadra del cuore.