November rain

Tutta colpa del preliminare. Tutta colpa di una stagione iniziata troppo presto per il Napoli, a causa del doppio impegno con il Nizza nel mese di agosto. E non è una scusa: basta andare a vedere le statistiche di novembre delle squadre che giocano i preliminari, che sia Champions o Europa League. È in questo mese infatti, che solitamente si perdono più punti: il primo grande scoglio di una stagione logorante, dove il problema – atavico ormai – delle troppe partite non vuole essere risolto in nessun modo. E i numeri parlano chiaro: negli ultimi 4 anni, sui 24 punti disponibili a novembre, in due casi ne sono stati raccolti solo 8 (nel 2013/14 e 2016/17). Diventano 9 nel 2014/15, addirittura solo 2 nella stagione 2015/2016.

Poi certo, oltre la stanchezza si mette anche un po’ di sfortuna. Perché se il Napoli non avesse avuto l’esigenza, ad esempio, di far giocare sempre Mertens in attacco, probabilmente il belga non sarebbe così stanco in questa fase – per fortuna non cruciale – del campionato. E per chiudere il ragionamento bisogna aggiungere anche le scelte di Sarri: senza voler entrare nel merito, il tecnico partenopeo anche in questa stagione sta dimostrando di volersi affidare ad un massimo di 13-14 calciatori. Oltre gli undici titolari infatti, i più impiegati tra le “riserve” sono Zielinski e Diawara. Mario Rui, ad esempio, ha giocato titolare al Bentegodi dopo aver messo piede in campo solo per 3 minuti dall’inizio della stagione. Impiego limitatissimo anche per Rog, Giaccherini e Ounas.

La conseguenza più logica di tutto ciò è stato il pareggio ottenuto contro il Chievo. Lo ha ammesso lo stesso Sarri: “Il problema è stata la brillantezza: i nostri calciatori offensivi non erano lucidi come in altre occasioni. Abbiamo corso come al solito, ma non lo abbiamo fatto bene: quasi mai saltato l’uomo nell’uno contro uno, non abbiamo sfruttato mai la mole di gioco prodotta”.

Richiamando la statistica di cui sopra, il problema potrebbe riproporsi nelle prossime partite. Anche perché sono ben 13 gli azzurri convocati nelle rispettive Nazionali: altro che pausa, il rischio è che tornino a Castel Volturno più stanchi di quanto lo siano ora. Poi bisognerà affrontare Milan in casa e Udinese fuori, prima del big match con la Juve. Che cadrà il 1° dicembre: la speranza è che, per quella data, il Napoli abbia riacquistato quella brillantezza che manca in questo momento.

Vincenzo Balzano

 

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