Scudetti vinti: Ibrahimovic è una garanzia. Se parte Higuain, solo lui può sostituirlo

É ancora incerto il futuro di Gonzalo Higuain. Il re del gol della stagione appena conclusa è ora partito alla volta dell’Argentina, dove a breve si aggregherà alla sua Nazionale in vista della Copa America 2016, che si disputerà negli Stati Uniti dal prossimo 3 giugno per il centenario della storica manifestazione calcistica. La speranza dei tifosi del Napoli è quella di rivederlo negli ultimi giorni del ritiro estivo di Dimaro, che si svolgerà dal 9 al 30 luglio. Bisogna comunque fare i conti con l’eventualità – al momento lontana – che il calciatore possa andar via: gli occhi dei top club europei sono tutti su di lui, come è giusto che sia. Anche se la clausola rescissoria di 94 milioni di euro costituisce un discreto deterrente per il suo acquisto. Ma non si possono dormire sonni tranquilli, è il mercato che lo impone, purtroppo.

E allora si comincia a ragionare in un senso o nell’altro: qualora il Pipita decida di restare ancora a Napoli, De Laurentiis dovrà essere bravo a puntellare la squadra con gli acquisti giusti, che mettano Sarri nelle condizioni di alternare più di dodici – tredici calciatori e che soprattutto facciano capire ad Higuain che da queste parti c’è l’intenzione, molto seria, di vincere qualcosa di importante. A quel punto potrebbe essere presa seriamente in considerazione l’ipotesi di rinnovo che il Napoli gli ha offerto: un nuovo contratto con scadenza 2020 a 7,5 milioni di euro a stagione. Un contratto da top player insomma.

E se invece tutto questo non fosse sufficiente? A quel punto il club partenopeo dovrebbe iniziare a guardarsi intorno, per la successione di quello che è diventato, a tutti gli effetti, il secondo giocatore più forte della storia del Napoli dopo Diego Armando Maradona. E gira e rigira, un solo calciatore sembra avere le stimmate per prendere il suo posto in azzurro: Zlatan Ibrahimovic. Proprio lui, lo svedese che, nonostante le 35 primavere, resta ancora un giocatore decisivo nelle squadre in cui decide di mettersi al servizio. Lo dimostrano i numeri, con la bellezza di tredici scudetti vinti in quindici stagioni, passando dalla Juventus all’Inter, al Barcellona e al Paris Saint Germain. Re Zlatan è sinonimo di vittoria, almeno nei campionati nazionali: troppo ampio il divario tecnico che c’è tra l’attaccante svedese e gli altri calciatori. Ancora decisivo, sebbene l’età imponga più di una riflessione.

E tuttavia il suo acquisto potrebbe rivelarsi un affare: il suo contratto con il Paris Saint Germain è scaduto, prenderlo a parametro zero sarebbe un colpaccio non da poco. Certo, poi bisognerebbe garantirgli un ingaggio molto importante: pur con la volontà del giocatore di ridurselo dagli attuali 18 milioni, si potrebbe scendere a 12-13, non di più. Ma il rendimento sarebbe assicurato, ed Ibra non ha mai fatto mistero di essere affascinato dalla realtà napoletana. Potrebbe crearsi un’alchimia senza precedenti. L’unico modo per cadere in piedi dopo un’eventuale cessione di Higuain ha un nome ed un cognome: Zlatan Ibrahimovic.

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