Annus Domini 1984: è il momento in cui la storia del calcio napoletano è cambiata per sempre. Come l’avvento di un messia moderno, esisterà da quell’anno un ante Diego e un post Diego. La trattativa infinita con il Barcellona, il trucchetto usato da Ferlaino per depositare il contratto in Lega e finalmente l’annuncio: Maradona è un giocatore del Napoli.
Il 5 luglio 1984 sono circa 60 mila i napoletani che affollano il San Paolo per la presentazione al pubblico del più grande calciatore di tutti i tempi. Le scale che dagli spogliatoi portano al campo diventano d’un tratto infinite. Poi Diego esce, si fa vedere visibilmente emozionato, anche lui che aveva già giocato un Mondiale e tante partite importanti resta affascinato da quel calore umano che solo la gente di Napoli sa dare. Quel giorno inizia un’avventura lunga sette anni, una storia d’amore che si interromperà nel 1991 dopo la vittoria di due scudetti, una coppa Italia, una coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. Poco forse, per una squadra che, se amministrata meglio, avrebbe potuto mietere vittorie su vittorie ancora per tanti anni.
Ma torniamo a quel 1984. La prima stagione di Maradona a Napoli non è delle migliori. Dopo un girone di andata mediocre, si concluse con una posizione di centro classifica acquisita solo nelle ultime giornate di campionato. Ma se si è davvero tifosi del Napoli, poco importa.
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