Ci bastava poco per sognare, bastava un pallone, o meglio, bastava sua maestà il “Super Santos”, un cortile e qualche amico per giocare. Un paio di zaini, o magari una pila di giubbotti per fare le porte, et voilà: ci sentivamo ora Maradona, ora Careca o Alemao, magari il meno forte andava a porta e lo chiamavamo Garellik.
Altri tempi, più romantici, niente lustrini o pay tv: era il calcio baby, mica pizza e fichi. E quel Super Santos era spesso l’oggetto dei desideri, un pallone tanto agognato che eravamo disposti a tutto pur di non perderlo: si scavalcavano muri, ci si abbassava sotto le auto. Magari ci si scriveva il nome sopra nella speranza che qualcuno ce lo riportasse se fosse andato smarrito.
Non è passato mai di moda il Super Santos, anzi: ha attraversato generazioni e generazioni di ragazzi cresciuti con il suo mito. E ora, per i tifosi del Napoli, c’è una bellissima novità: il Super Santos marchiato con il logo del club partenopeo. Cambia anche il colore. Indovinate un po’? Sì, azzurro. Poi le consuete strisce nere, il nome del pallone e del Napoli stampati sopra per un’operazione di marketing davvero importante da parte della società di De Laurentiis.
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